Aleph è il nome della prima lettera dell’alfabeto fenicio e della prima lettera dell’alfabeto ebraico. Essa ha come corrispondente greco l’alfa, come corrispondente arabo l’ alif e da questa lettera si è originata anche la A latina.
L’Aleph è considerato da molti critici un punto di partenza. Una partenza che lo stesso Borges, nella sua definizione del tempo come durata, e più specificamente come negazione stessa del tempo, non trova un arrivo, ma solo una direzione.
Il luogo che contiene tutti i punti, il luogo nel quale si trovano senza confondersi tutti i luoghi della terra visti da ogni angolazione.
Identifica il numero che contiene tutti i numeri.
I matematici lo usano come riferimento per il numero cardinale che definisce l’infinito
Prima lettera dell’alfabeto fenicio. Da questo deriva l’aleph ebraico, l’alif arabo, la a latina.
“il diametro dell’Aleph sarà stato di due o tre centimetri, ma lo spazio cosmico vi era contenuto, senza che la vastità ne soffrisse. Ogni cosa…era infinita, perché io la vedevo distintamente da tutti i punti dell’universo.” Jorge Luis Borges